Laboratorio «Eucaristia»

La chiesa è maestra di umanità; il clima di famiglia in cui si celebra l’Eucarestia domenicale è fondamentale, salutarsi, guardarsi negli occhi, sorridere, parlarsi sono gesti necessari perché l’Eucarestia sia celebrata e vissuta; tutti sono coinvolti nelle creazione di questo clima comunitario.
I sacerdoti e i ministranti potrebbero accogliere le persone fuori dalla chiesa e ritornare trattenersi con i fedeli dopo la celebrazione della S.Messa. La distribuzione dei libri e dei fogli dei canti è un segno di accoglienza e simpatia. Per dare ai sacerdoti la possibilità di accogliere le persone è bene evitare di chiedere loro pratiche amministrative prima e dopo l’Eucarestia domenicale (documenti, prenotazioni di celebrazioni etc…); per queste cose si possono sfruttare altri momenti.

Lo stile di accoglienza deve continuare durante la settimana; i sorrisi, i saluti tra persone che hanno celebrato l’Eucarestia devono divenire quotidiani anche negli incontri fatti per strada, nei negozi, verso ogni persona.
Una attenzione particolare va rivolta a chi è appena arrivato nella comunità cristiana, agli stranieri, ed alle persone con particolari difficoltà, ai disabili. Nella logica dell’attenzione alle persone promuovere il più possibile la distribuzione della Eucaristica domenicale ai malati, nelle case. La chiesa parrocchiale è, in un certo senso, la casa della famiglia parrocchiale; l’uso dei fiori, la sistemazione dei banchi, delle sedie, la cura dei particolari, la bellezza delle immagini collaborano a creare un clima caldo, gradevole, familiare; queste attenzioni sono affidate alla partecipazione di tutti.