Odielle curerà nel corso del 2021 ben tre pubblicazioni, arricchendo con nuovi numeri la collana de Gli Sguardi di Odl. La collana giungerà così a 13 pubblicazioni, realizzate grazie al contributo economico stanziato da Regione Lombardia nell’ambito della Legge regionale 22/01 che riconosce la finalità educativa degli oratori e ne sostiene l’attività di ricerca volta a valorizzarne e qualificarne la dimensione pedagogica.
Negli anni queste pubblicazioni hanno posto la prospettiva pastorale in sinergia con quella scientifica: le scienze umane sono un valido strumento di lettura di ciò che accade a sostegno della comprensione e del discernimento di ciò che accade, oltre ad essere uno stimolo per le nostre comunità a guardare avanti ed a rinnovare saggiamente le pratiche pastorali.
“Nel 2021 giungono a conclusione tre importanti riflessioni che hanno impegnato il tavolo di Odielle nei mesi scorsi. Sono frutto di percorsi partecipati e impegnativi, che hanno coinvolto esperti di vari ambiti nell’ascolto e nella lettura della realtà” spiega don Stefano Guidi, coordinatore di Odielle. Mons. Maurizio Gervasoni, vescovo delegato per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Lombarda aggiunge: “Pur nella difficoltà e nella sofferenza, il periodo che stiamo vivendo è un’occasione feconda ed irripetibile per la formazione e la progettazione: la fase pandemica ha accelerato processi che già erano in corso, evidenziando maggiormente i limiti e le opportunità delle iniziative già oggetto di studio. La pubblicazione di queste tre ricerche è un segno importante in questo tempo colmo di incertezza e, per alcuni, di scoraggiamento. Questi scritti vogliono essere un’attenzione ed un sostegno concreto alla vita delle nostre comunità”.
Ad aprile saranno a disposizione le copie della prima pubblicazione: a 15 anni dalla prima ricerca sulle comunità giovanili a tempo nelle diocesi della Lombardia, che si concluse con la pubblicazione del primo numero della collana intitolato Vita comune, Odielle è tornata ad indagare il tema della Vita comune con una ricerca condotta dai ricercatori dell’Istituto Toniolo dal titolo #VitaComune: nuove forme di vita cristiana. Un’ulteriore occasione di approfondimento sul tema della vita comune sarà offerta nelle prossime settimane con la pubblicazione del libro Fare casa. Giovani e Vita comune (Centro Ambrosiano), una ricerca a cura di don Samuele Marelli, coordinatore di Odielle dal 2013 al 2019.
Il dodicesimo numero della collana tratterà il tema delle Forme di regia educativa negli oratori lombardi: il tavolo di coordinamento di Odielle nel maggio 2019 ha ritenuto opportuno avviare una ricerca che mettesse al centro la questione della regia degli oratori, dandole lo scopo di mostrare come diverse realtà della Lombardia abbiano risposto a questa esigenza.
Infine, nel mese di settembre verrà distribuita la ricerca condotta dall’Istituto Toniolo sulla figura dell’Educatore retribuito in oratorio nell’ambito del progetto Giovani Insieme 2019/2020.
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Giovani e vita comune (a cura di Fabio Introini e Cristina Pasqualini)
Il volume “Giovani e vita comune” restituisce i risultati di una indagine qualitativa e quantitativa sulla vita comune nelle diocesi della Lombardia. L’indagine è stata realizzata durante l’anno pastorale 2020-2021 e ha consentito di pervenire al censimento/mappatura delle proposte di vita comune direttamente proposte dalla Chiesa o comunque sorte in seno a essa. Allo stesso tempo è stato condotto uno studio qualitativo approfondito su sette esperienze, individuate come particolarmente significative alla luce di alcune caratteristiche salienti come il luogo in cui si svolgono, la loro durata nel tempo, il modo in cui organizzano e strutturano la loro esperienza. Ampio spazio è stato dato anche alla voce dei giovani che hanno preso parte a queste iniziative, per comprendere le ragioni della loro adesione e quello che pensano di aver ricevuto dalla loro esperienza di vita comune. Grazie alla rilevanza che il Sinodo dei vescovi sui giovani ha dato a questo tema, la vita comune ha guadagnato significativa centralità e attenzione per la sua rilevanza pastorale; allo stesso tempo, per i significati e il tipo di esperienze che mette in gioco, per le sensibilità che intercetta, la vita comune assume una rilevanza anche dal punto di vista sociologico, come “luogo” di fondamentale importanza per l’approfondimento della conoscenza sulla condizione giovanile odierna.
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L'educatore retribuito in oratorio (a cura di Fabio Introini e Cristina Pasqualini)
Il volume “L’educatore retribuito in oratorio” restituisce i risultati di una indagine qualitativa e quantitativa che ha come oggetto specifico l’analisi multidimensionale della figura dell’educatore retribuito in oratorio, così come definita e proposta dal progetto “Giovani Insieme” attraverso il quale Regione Lombardia offre agli oratori la possibilità di avvalersi di tale figura a supporto della preziosa attività educativa e sempre più sociale che gli oratori svolgono sul territorio. Più in dettaglio, attraverso lo studio focalizzato dell’annualità 2019/2020, l’analisi mira a comprendere il valore e l’impatto che l’adesione a questo progetto ha sia sulla vita del giovane che vi partecipa sia sulla comunità all’interno della quale si inserisce la sua azione. Una annualità sicuramente eccezionale per via della pandemia, vissuta tra chiusure e restrizioni, in cui gli educatori retribuiti tuttavia hanno potuto sperimentare e cimentarsi in nuovi modi di fare oratorio. Riflettere sulla figura dell’educatore retribuito significa anche allargare necessariamente lo sguardo al più ampio tema delle sfide educative del presente, del ruolo che gli oratori possono avere in proposito, dei percorsi di innovazione e rinnovamento sociali che le comunità pastorali si trovano già oggi a dover ipotizzare e percorrere.
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Forme di regia degli oratori lombardi
Da sempre, l’oratorio assume il compito di lasciarsi mettere in discussione dalle urgenze e dai bisogni del proprio tempo. Ma questi sono inevitabilmente collegati anche alle sue prospettive future: quale volto esso sarà chiamato ad assumere domani? E quale forma di regia – coerente con il Vangelo che la Chiesa annuncia – potrà supportare questo strumento pastorale della comunità cristiana tutta?
Nel mese di settembre 2019 sono state ascoltate 29 realtà attraverso questionari quantitativi e interviste qualitative, debitamente registrate e trascritte. Questo materiale è stato consegnato a persone esperte e competenti negli ambiti della pastorale (don Paolo Carrara – Diocesi di Bergamo), della pedagogia (dott. Silvio Premoli e dott. Mattia Lamberti – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), del diritto canonico (don Marco Nogara – Diocesi di Como) e civile (dott. Bucelli Andrea – Università degli Studi di Firenze), perché potesse essere studiato e riconsegnato in forma di fondamenta teoriche, prospettive operative e relative condizioni di fattibilità.
A partire dalla ricerca e dal lavoro quotidiano, ODL è consapevole che il tema della “regia” si collega ad altre questioni concrete e contingenti, come i destinatari e i contesti sociali per i quali si opera, ma anche profonde e identitarie, come il modello di Chiesa “conciliare” che, ora come ora, non può più essere rinviato. E in questo punto serve essere “esigenti, severi”, come recentemente ci ha invitato ad essere Papa Francesco (Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI, 30 gennaio 2021).
A tal proposito, la consegna e la condivisione della ricerca non saranno da intendere come punto di arrivo, anzi semmai come provocazione e stimolo per un lavoro ecclesiale e pastorale, capace di ascoltare la realtà e accompagnare oratori e territori verso l’oratorio e la Chiesa di domani.